Io non sono nessuno per voler influenzare il pensiero degli uomini non posso far altro che esprimere la mia opinione di adolescente riguardo la questione.
Partiamo dal presupposto che non ripudio il mio corpo anzi lo amo, quando ho visto i cambiamenti del mio corpo mi sono scoperta, ho visto cos'ero diventata e mi ci è voluto un po' ma ci ho fatto l'abitudine, l'ho accettati, l'ho apprezzati ed infine ho imparato ad amare quello che avevo tutti i giorni davanti lo specchio.
Non sono una suora né una santa bensì un adolescente, anche io sono venuta a contatto con l'altro sesso e cercato di capire cos'era la sessualità per me.
Per me in fondo la sessualità non è altro che una derivazione di un grande,bellissimo sentimento: l'amore.
Sarò una romanticona ma io credo in questo sentimento più di ogni altra cosa e il fare l'amore con una persona amata per me è dimostrarglielo con tutta me stessa, cioè in modo carnale e spirituale.
Dall'unione e l'amore di due persone ne nascono altre .. questo dono divino è lo scopo secondo me della sessualità, ovvero generare la vita.
L'usufruire della sessualità essendo coscienti a scopo puramente personale e non per amore ma per un futile desiderio ARTIFICIOSO che l'uomo si è costruito nel corso dei secoli, perde lo scopo, senso di fondo.
Il bisogno che l'uomo ha di fare l'amore è comprensibile, NATURALE soprattutto in un ragazzo dove gli ormoni sono a dettare su tutto ma la natura ha elaborato già da se un modo per espellere i spermatozoi dal corpo nel caso in cui non si hanno rapporti cioè attraverso l'urina e polluzioni notturne, questo ho imparato grazie a scienza e biologia.
Dunque il desiderio di mettere la mano dell'uomo, non può che essere un bisogno artificioso.
Non mi sono sorpresa che i mass media (opuscoli di “educazione sessuale”, internet per la maggior parte) cercano di giustificare l'atto trasformandolo in atto di conoscenza verso se stessi (per scoprirsi e trarne piacere)
Ma la contraddizione con cui si dice che è un atto di conoscenza ma allo stesso tempo è perseguibile a tutte l'età, dall'adolescenza all'anzianità è ammirevole... un novantenne ha sicuramente bisogno di conoscere il proprio corpo ahah. Certo non dice mica che è frutto d'immaturità psicosessuale, conflitti nevrotici o deterioramento mentale (enc.Treccani).
Secondo me dietro a questa superficialità si nasconde una chiusura magari dovuta a delusioni del grande sentimento (l'amore).
Oppure lo si fa solamente per essere uguali agli altri, omologati alla perfezione da questa società improntata sui piaceri del corpo, materialista fino all'esasperazione.
Accendete la televisione quante pubblicità ci sono a favore della cultura (che so libri, musei, associazioni benefiche no profit..) e quante ce ne sono a favore dei piaceri del corpo (creme antietà, creme anticellulite, vestiti,scarpe, gioielli, trucchi, case,cibo eccc..............)?
Quanto un film al giorno d'oggi è costretto a mettere una scena di sesso per avere successo?
Avrei una lista infinita di esempi che conducono inevitabilmente alla conclusione sopra riportata.
Il mio appello non è tanto per la ricerca dei valori perduti (anche) ma va ai giovani principalmente e poi agli uomini, se aprissero che so un libro di filosofia scoprirebbero che la natura dell'uomo non è quella di assomigliare a delle bestie (sbranarsi l'un l'altro, la legge del più forte.. tutte le pulsioni che un animale non avendo né “LOGOS” né volontà, non può evitare) ma appunto razionalizzare, domare le proprie pulsioni e scegliere quali sono positive e quali negative sia per la salute del corpo sia per la serenità dell'animo (Epicuro).
Si disprezzino le cose vane e superflue, restino puri e non siano trascinati da tali impulsi, disprezzino i desideri che meritano di essere disprezzati e chi è schiavo d'essi (Pitagora).
Il bene non s'identifica nel piacere (Socrate).
L'uomo possiede la ragione, che deve guidare al comportamento virtuoso (Aristotele).
Ed infine “fate non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” (Ulisse, il navigatore più grande di tutti i tempi).
Potrei affrontare quest'argomento come tanti altri per screditare e dire la mia sulla società, i politici di oggi ma quello che voglio come citato nella prima riga, non è influenzarvi ma invitarvi a ragionare , a non omologarvi senza pensare, siate forti perché se c'è una cosa di cui vogliono privarci è la ragione (“logos”) , la vera natura dell'uomo.